NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Home

La Posizione Finanziaria Netta di Carlo Pandolfini

  

 

La PFN sostanzialmente permette di determinare:

  1. il livello complessivo dell’indebitamento dell’impresa, sia a breve che a medio/lungo termine;
  2. la capacità di restituzione del debito quando viene rapportato al fatturato o all’EBITDA;
  3. la solidità della struttura patrimoniale quando viene rapportato al Patrimonio Netto.

Per passività finanziarie si intendono i debiti verso le banche, verso i soci, e tutti quei debiti che hanno natura di finanziamento. Invece per attività finanziarie si intendono i crediti di natura finanziaria, come ad esempio crediti verso società controllate/collegate (questa tipologia di crediti andrà valutata attentamente). Ovviamente è importante distinguere tali voci per scadenza a breve (entro l’esercizio) e a medio lungo (oltre l’esercizio).

 

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Disponibilità liquide

+ Crediti finanziari a breve

- Debiti finanziari a breve

= PFN di breve termine

+ Crediti finanziari a medio/lungo (titoli, partecipazioni...)

- Debiti finanziari a medio/lungo

= POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

 

Attenzione: con riferimento al segno algebrico della PFN non c'è, come spesso accade nella dottrina economica, uniformità di valutazione da parte degli analisti - l'esposizione più logica sembrerebbe quella di far assumere segno positivo alla PFN per indicare un'eccedenza delle disponibilità finanziarie rispetto all'indebitamento, ma è sempre meglio esplicitare sempre il metodo di calcolo per non incorrere in dubbi interpretativi.

Il segno algebrico finale della PFN esprime un giudizio sul livello complessivo dell’indebitamento nei termini seguenti:

  • se il segno è positivo indica una eccedenza delle disponibilità liquide e delle disponibilità finanziare rispetto all’indebitamento;
  • se negativo indica una insufficienza delle disponibilità liquide e delle disponibilità finanziarie a coprire l’indebitamento finanziario, ovvero l’esposizione netta dell’impresa nei confronti dei finanziatori.   

 

La capacità dell’impresa di restituire il debito dipende anche dalla sua capacità di generare flussi positivi di cassa sufficienti a rimborsare i suoi finanziatori. Tali flussi positivi derivano dalle vendite e in via più ristretta dalla gestione caratteristica. Facendo così riferimento al Fatturato e all’EBITDA possiamo ottenere:

PFN/Fatturato

Esprime la capacità dell’azienda di coprire il debito mediante i flussi finanziari derivanti dalle vendite.

PFN/EBITDA

Esprime la capacità dell’azienda di coprire il debito mediante i flussi finanziar derivanti dalla gestione caratteristica. Indica in quanti anni i margini della gestione caratteristica (EBITDA) riescono ad azzerare la posizione Finanziaria Netta. Un rapporto superiore a 6 deve essere approfondito: per le controparti affidate che presentano valori superiori l’autorità di vigilanza impone severi accantonamenti perché sintomo di elevata rischiosità di default.

 

Per entrambi gli indicatori, quanto minore è il rapporto, tanto più velocemente l’impresa rientra dall’esposizione finanziaria.

 

Per conoscere il grado di dipendenza dal capitale di terzi, è possibile utilizzare la PFN rapportandola al Patrimonio netto:

PFN/Patrimonio netto

Esprime l’eccedenza dell’indebitamento netto rispetto ai mezzi propri. Al crescere dell’indicatore peggiora la solidità aziendale.

 

 

 

 


 

 
Italian Dutch English French Spanish