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Differenza tra contratto reale e contratto consensuale di Carlo Pandolfini
Nell’ordinamento giuridico vige il principio consensualististico in forza del quale il consenso delle parti è necessario e sufficiente per la perfezione del contratto. Talvolta, tuttavia, il consenso delle parti è necessario ma non sufficiente. In tali casi, espressamente individuati dal legislatore (i contratti reali sono a numero chiuso), per il perfezionamento del contratto si richiede anche la consegna della cosa che è oggetto del contratto. Detto ciò si può dire che:
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I contratti consensuali sono quei contratti che si perfezionano con il consenso delle parti (tizio vende una bicicletta a Caio. Il contratto di compravendita si perfeziona nel momento in cui Tizio e Caio si accordano in ordine al prezzo e all’oggetto del contratto – tipo di bici ad esempio. La consegna della bici e il pagamento del prezzo sono obbligazioni sorte nel momento in cui il contratto si è perfezionato, cioè nel momento in cui le parti hanno raggiunto l’accordo).
- I contratti reali (da “res“ che in latino significa cosa; consegna della cosa) sono quelli che si perfezionano con la consegna del bene oggetto del contratto. E’ contratto reale il mutuo, che si perfeziona solo nel momento in cui la parte mutuante consegna alla parte mutuataria il bene fungibile; pertanto, l’obbligo di restituire la cosa sorge in capo al mutuatario solo da quel momento. E’ contratto reale il contratto di deposito che si perfeziona quando il depositante consegna il bene al depositario. E’ solo da quel momento che per il depositario sorge l’obbligo di custodirla con la diligenza del buon padre di famiglia. E’ contratto reale il pegno che si perfeziona solo nel momento in cui il debitore o un terzo per il debitore consegnano il bene al creditore cd pignoratizio.
I contratti reali sono: comodato, mutuo, deposito, pegno, donazione di modico valore, contratto estimatorio, contratto di trasporto per ferrovia di cose, contratto di riporto.