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Il mutuo: recenti evoluzioni normative di Carlo Pandolfini

 

 

 

 

La normativa contenuta nel Codice Civile (art. 1813) definisce il contratto di mutuo come uno strumento finanziario con il quale “una parte consegna all’altra una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e quantità”.

 

Gli ultimi eventi che hanno interessato il reparto mutui e che stanno tutt’oggi influenzando le politiche distributive degli intermediari bancari sono il decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223 (Legge Bersani) e la crisi dei mutui subprime.
Il decreto-legge 31 gennaio 2007, n.7 (c.d. Secondo Pacchetto Bersani) che definisce "Misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese" introduce alcune novità normative sostanziali volte a facilitare la cosiddetta “portabilità dei mutui”.
In particolare, il suddetto decreto:
semplifica il procedimento di cancellazione dell’ipoteca dei mutui immobiliari, di cui si deve far carico direttamente l’Istituto bancario tramite flussi informatici (senza spese a carico del cliente ed entro trenta giorni dall’estinzione del debito);
sancisce il divieto di applicazione di un compenso di estinzione anticipata in tutti i mutui ipotecari destinati all’acquisto o ristrutturazione di immobili residenziali o dedicati allo svolgimento di attività professionale concessi dalle Banche a persone fisiche e stipulati dopo l’entrata in vigore del decreto legge (2 febbraio 2007);
favorisce la “portabilità dei mutui” attraverso la semplificazione degli atti di surroga;
prevede nuove penali di estinzione per i mutui già stipulati concordate tra l’Associazione Bancaria Italiana e le maggiori associazioni dei consumatori.

 


Con riferimento ai mutui subprime, le principali cause della sottostante crisi che ancora oggi influenza le politiche distributive degli intermediari bancari sono:
il repentino incremento dei tassi di riferimento dopo un prolungato periodo di tassi di mercato inferiori alla media;
la forte accelerazione degli ultimi anni nei finanziamenti per acquisto di abitazioni causata dal basso costo di accesso ai finanziamenti;
l’allentamento delle politiche creditizie (nei paesi interessati dal fenomeno) verso la clientela con minor standing creditizio.
Pur interessando principalmente le istituzioni finanziarie statunitensi, la crisi dei mutui subprime, per effetto della globalizzazione dei mercati, non ha tardato ad offrire spunti di riflessione nei processi di erogazione crediti delle banche nazionali, che con molta probabilità si tradurranno in un più accurato processo di screening nell’erogazione del credito a tutti i livelli e nella realizzazione di prodotti che si adattino al meglio alle diverse caratteristiche dei richiedenti.

 

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Oltre a rispondere a precise prescrizioni legislative una corretta e ampia informativa durante tutte le fasi del processo di erogazione dei mutui rappresenta per la banca un’opportunità per proporsi come guida e punto di riferimento nella selezione della migliore tipologia di finanziamento. Da non sottovalutare le variabili fiscali sottostanti la stipula di un mutuo che devono essere gestite sempre in un’ottica di relationship lending, orientata ad una duratura relazione piuttosto che ad una pura e semplice transazione.

 


 

 

 
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