Dare valore alla nostra offerta di Carlo Pandolfini
In un recente intervento il patron di Eataly raccontava di quell’amministratore di condominio che si era ingegnato per limitare l’utilizzo dell’ascensore da parte dei condomini. Così decise di decorare ogni pianerottolo con affreschi e didascalie che ripercorressero le tappe della storia rinascimentale. L’idea, oltre a favorire l’attività fisica dei condomini, raggiunse l’obiettivo di promuovere la conoscenza di un periodo artistico e culturale tanto importante e affascinante come il Rinascimento italiano.
Questa storiella mi ha fatto riflettere: ogni nostra attività quotidiana può essere vissuta in modi molto differenti: possiamo regalare un calendario consegnandolo al cliente piegato in due, oppure possiamo consegnarlo arrotolato avvolto da un filo rosso con un fiocco; possiamo entrare in filiale senza alzare lo sguardo, oppure possiamo entrare in filiale rivolgendo ai presenti un saluto squillante; possiamo lasciare indifferente il cliente con una risposta scontata, oppure possiamo meravigliarlo con una risposta fuori dagli schemi.
La differenza d’impostazione crea più o meno valore.
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