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Portafoglio in default di Carlo Pandolfini

  

Secondo la circolare Bankit 263/2006 (Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche), nella nozione di “default” sono comprese le categorie di esposizione (definite anche “Attività deteriorate” dalla circolare Bankit 272 – Matrice dei conti) sinteticamente così definite:

 

CATEGORIA DI DEFAULT:

  • SOFFERENZE: esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza indipendentemente dalle previsioni di perdita formulate dalla banca e a prescindere dalla presenza di garanzie a presidio;
  • PARTITE INCAGLIATE: esposizioni nei confronti di soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo, a prescindere dalla presenza di garanzie a presidio. Vanno in ogni caso incluse le esposizioni relativi a mutui ipotecari residenziali a persone fisiche su cui esiste notifica di pignoramento al debitore;
  • INCAGLI OGGETTIVI: altre esposizioni scadute e non pagate in via continuativa per oltre 270 giorni a condizione che, per ogni singolo rapporto, il totale esposizione scaduta superi il 10% dell’esposizione totale;
  • ESPOSIZIONI RISTRUTTURATE: esposizioni per le quali una banca (o un pool di banche), a causa del deterioramento delle condizioni economico-finanziarie del debitore, acconsente a modifiche delle originarie condizioni contrattuali che diano luogo ad una perdita;
  • ESPOSIZIONI SCADUTE E/O SCONFINANTI (PAST DUE): esposizioni rilevanti scadute o sconfinanti in via continuativa da oltre 180gg (90gg per esposizioni diverse da quelle al dettaglio, verso enti del settore pubblico e verso imprese (residenti in Italia) - 90gg dal 01/01/2012 per le imprese residenti in Italia). E’ possibile compensare con margini disponibili su altre linee di credito sul medesimo debitore. Soglia di “rilevanza”: pari al 5% dell’esposizione.

Gli “Incagli oggettivi” e le “Esposizioni scadute e/o sconfinanti” (cosiddetto “past due”), a differenza delle altre categorie, si attivano in automatico in presenza delle condizioni sopra descritte, senza intervento decisionale della Banca, per effetto del trascorrere del tempo.

Tali esposizioni, in quanto “deteriorate”, determinano un aggravio delle rettifiche su crediti nel conto economico della Banca; inoltre, comportano un peggioramento delle attività ponderate per il rischio e un maggior assorbimento di capitale, con un impatto negativo sui requisiti di sostenibilità patrimoniale.

Il loro contenimento consente di alleggerire il peso delle rettifiche in conto economico e, a fronte di minor assorbimento di capitale, permette di liberare risorse da destinare allo sviluppo di nuovi impieghi.

E’ opportuno sottolineare che per i motivi sopra accennati, a fronte del verificarsi delle condizioni di past due o di incaglio oggettivo, le condizioni precedentemente praticate divengono non più remunerative per la Banca; è estremamente importante prevenire il fenomeno e sensibilizzare il cliente sulla sua gravità e sulle conseguenti politiche di re-pricing che la banca sarà costretta ad effettuare, oltre a rendere più difficoltosa l’eventuale erogazione di nuova finanza.


 

 

 

 

 

 
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