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Il sequestro conservativo di Carlo Pandolfini

 

 

Il sequestro conservativo è un mezzo di conservazione della garanzia patrimoniale.

Si tratta di un vincolo di indisponibilità materiale e giuridica autorizzato dal giudice sui beni del debitore a fronte di apposita istanza del creditore che ha il fondato timore di perdere la garanzia del proprio credito.

E' una misura preventiva e cautelare chiamata a far sì che alcuni beni siano conservati in vista dell'esecuzione forzata e svolge la sua funzione creando un vincolo assimilabile al pignoramento.

Il sequestro conservativo può gravare su beni mobili o immobili del debitore oppure su somme o cose che gli sono dovute.

Produce una sorta di anticipazione del pignoramento. Infatti, una volta ottenuta una sentenza di condanna esecutiva, il sequestro conservativo automaticamente si converte in pignoramento.

Col provvedimento il giudice nomina un custode alle cose sequestrate e pone criteri utili per la loro amministrazione. Il debitore può ottenere la revoca del sequestro prestando idonea cauzione per l'ammontare del credito.

I presupposti necessari per l'esperimento dell'azione di sequestro, non essendoci ancora una condanna esecutiva che dia il via libera al pignoramento, sono il fumus boni iuris (fondato diritto di credito che legittima la richiesta) e il periculum in mora (effettivo pregiudizio per il diritto di credito).


 
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