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Il feedback: orientare i collaboratori di Carlo Pandolfini

   

 

 

Quando si parla di feedback si fa riferimento ad un riscontro circa i comportamenti/atteggiamenti adottati per il raggiungimento di determinati obiettivi precedentemente condivisi.

 

Prima di parlare di feedback dobbiamo quindi aver condiviso dei valori, delle linee guida, dei modelli di comportamento.

 

feedback sono necessari e devono rappresentare una modalità abituale di confronto risorsa/responsabile. Ognuno di noi ha bisogno di sapere come sta facendo il proprio lavoro e se i comportamenti adottati rispondono a quelli attesi. L'assenza di feedback alimenta incertezza e genera demotivazione.

 

Una gestione manageriale delle risorse richiede feedback continui e strutturati finalizzati a chiarire le attese aziendali e ad accrescere la consapevolezza sulla qualità della prestazione.

 

Al fine di garantire la massima efficacia al processo in evidenza è importante aver preventivamente assegnato e condiviso degli OBIETTIVI, aver OSSERVATO in maniera oggettiva e continua i comportamenti e considerare il feedback non un rimprovero ma un ORIENTAMENTO.

In particolare, osservare significa verificare se i comportamenti adottati dal collaboratore siano in linea con le attività richieste per il raggiungimento degli obiettivi (sinergie, contatti, iniziativa, responsabilità, gioco di squadra, problem solving, determinazione…), misurando e prendendo atto dei progressi.

Il feedback deve quindi orientare: metti in evidenza quello che vedi utilizzando un linguaggio semplice e descrittivo.

 

Nel caso di feedback periodico programmato (consegna scheda di valutazione, monitoraggio trimestrale della performance), iniziare il colloquio con una domanda aperta del tipo “come stai?” - “cosa ti aspetti dalla Banca nei prossimi 3 mesi?” e finire il colloquio con un’affermazione del tipo “il tuo contributo è essenziale per il raggiungimento di risultati di eccellenza… i nostri continui feedback devono essere orientati alla continua crescita reciproca e al perfezionamento di qualcosa che probabilmente facciamo già bene”.

 

Ricordiamoci infine che in ogni collaboratore possiamo cogliere uno specifico punto di forza per valorizzarlo e  riconoscerlo in tutte quelle occasioni in cui vogliamo evidenziare un'area di miglioramento ("sei particolarmente bravo e ti distingui nel.... ma in questo contesto mi sarei aspettato.... ma in questo contesto avresti dovuto dare la priorità a... sono convinto che questa esperienza ti aiuterà nelle prossime sfide.... la prossima volta, se hai dubbi, parliamone insieme...").


 

 
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