Come costruire un semplice portafoglio d'investimento di Carlo Pandolfini
Come prima regola è necessario avere la piena consapevolezza dei propri limiti (umani): chi ha il compito di aiutare gli altri a prendere decisioni d’investimento deve essere cauto, umile e portato a prendere in considerazione un numero maggiore di scenari rispetto a chi, convinto del proprio punto di vista, tende a offrire consigli sulla base delle proprie convinzioni personali.
Si tratta poi di scegliere attività finanziarie con andamenti poco correlati fra di loro, al fine di abbassare il rischio di portafoglio attraverso la compensazione dei rendimenti, con l’obiettivo di ottenere un rendimento medio di soddisfazione nell’orizzonte temporale prestabilito (quando si parla di orizzonte temporale di un investimento ci riferiamo ad un periodo di almeno 5 anni). Ogni singola decisione ha senso nel contesto di altre scelte - ogni singolo investimento ha senso se inserito nel contesto degli altri investimenti. L’esame del portafoglio d’investimento dovrebbe quindi dare maggiore risalto all'andamento complessivo dei propri investimenti che non a quello delle singole asset class.
Di seguito riporto un portafoglio “tipo” che potrebbe andare bene per il risparmiatore medio alla ricerca di rendimenti in linea con quelli che possono offrire i mercati in un orizzonte temporale di 5/10 anni:
La conquista della fiducia del cliente, la gestione delle sue emozioni e la capacità di illustrare il nostro piano d’investimento ad un interlocutore che accetta di sottoscrivere la nostra proposta pur non essendo in grado di coglierne tutti i dettagli, rappresentano le fondamenta di una consulenza finanziaria vincente.
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