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I regimi contabili di Carlo Pandolfini

 

 

 

Tutti i soggetti che esercitano un’attività economica sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili, ovvero alla registrazione di tutte le operazioni economiche, finanziarie e amministrative che abbiano una qualsiasi rilevanza economica. La finalità prevalente delle scritture contabili è la determinazione del reddito, delle imposte e dell’IVA.

 

In base alle caratteristiche dell’impresa si possono applicare dei regimi contabili differenti:

  • Contabilità ordinaria
  • Contabilità semplificata
  • Regime forfettario (solo per i professionisti/lavoratori autonomi)

 

La contabilità semplificata è il regime naturale per le ditte individuali, SNC e SAS che non superano determinate soglie di fatturato (400.000 euro per le imprese esercenti attività di servizi, 700.000 euro per le imprese che esercitano attività diverse dai servizi). I criteri e le soglie di determinazione dei diversi regimi contabili sono definiti dal legislatore e sono descritte nel TUIR.

 

La contabilità semplificata è il regime naturale per la tenuta contabilità dei professionisti, delle associazioni e società semplici tra professionisti.

 

Per la contabilità semplificata il prospetto di reddito a disposizione della banca è il quadro RG.

L’assenza di un bilancio rende l’analisi quantitativa del finanziatore molto più difficile e poco approfondita rispetto alle analisi che si basano sui bilanci e sui rendiconti finanziari… 

 


 

 
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