I crediti di firma di Carlo Pandolfini

I crediti di firma sono operazioni fiduciarie con le quali la banca si impegna, per conto del richiedente, ad assumere o a garantire l'adempimento di una obbligazione altrui. La Banca, anziché prestare denaro come per i crediti per cassa, "presta" la propria firma. Di norma, essi sono richiesti allo scopo di garantire il buon fine di operazioni commerciali, nonché di garantire le obbligazioni collegate alla partecipazione dell'impresa beneficiaria ad appalti e gare.

Le tradizionali forme tecniche sottostanti i crediti di firma sono le fideiussioni, gli avalli, le accettazioni bancarie e le aperture di credito documentario.

Pur non presentando immediato carattere monetario, i crediti di firma coinvolgono la responsabilità della Banca fino a trasformarsi in crediti per cassa nel caso in cui il cliente risulti inadempiente. In caso di escussione della garanzia la Banca, dopo aver pagato il beneficiario, potrà rivalersi sul cliente.

Una categoria di credito di firma ricorrente nell'operatività bancaria è rappresentata dalle fideiussioni che le imprese richiedono alle Banche a favore di altre imprese loro creditrici. Esse si concretizzano nel rilascio di una lettera impegnativa a favore del beneficiario. In tal modo, la Banca concedente garantisce la tempestività e la regolare esecuzione delle obbligazioni assunte dalla propria clientela. Esse possono inoltre essere prestate in sostituzione di onerose prestazioni di cauzioni in denaro e titoli.

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Appare evidente che la concessione di questa tipologia di crediti necessita delle stesse attenzioni e cautele di affidamento che caratterizzano le aperture di credito per cassa.