La Posizione Finanziaria Netta di Carlo Pandolfini
La PFN sostanzialmente permette di determinare:
Per passività finanziarie si intendono i debiti verso le banche, verso i soci, e tutti quei debiti che hanno natura di finanziamento. Invece per attività finanziarie si intendono i crediti di natura finanziaria, come ad esempio crediti verso società controllate/collegate (questa tipologia di crediti andrà valutata attentamente). Ovviamente è importante distinguere tali voci per scadenza a breve (entro l’esercizio) e a medio lungo (oltre l’esercizio).
Attenzione: con riferimento al segno algebrico della PFN non c'è, come spesso accade nella dottrina economica, uniformità di valutazione da parte degli analisti - l'esposizione più logica sembrerebbe quella di far assumere segno positivo alla PFN per indicare un'eccedenza delle disponibilità finanziarie rispetto all'indebitamento, ma è sempre meglio esplicitare sempre il metodo di calcolo per non incorrere in dubbi interpretativi. Il segno algebrico finale della PFN esprime un giudizio sul livello complessivo dell’indebitamento nei termini seguenti:
La capacità dell’impresa di restituire il debito dipende anche dalla sua capacità di generare flussi positivi di cassa sufficienti a rimborsare i suoi finanziatori. Tali flussi positivi derivano dalle vendite e in via più ristretta dalla gestione caratteristica. Facendo così riferimento al Fatturato e all’EBITDA possiamo ottenere:
Per entrambi gli indicatori, quanto minore è il rapporto, tanto più velocemente l’impresa rientra dall’esposizione finanziaria.
Per conoscere il grado di dipendenza dal capitale di terzi, è possibile utilizzare la PFN rapportandola al Patrimonio netto:
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