I segnali di deterioramento del rapporto di Carlo Pandolfini
I primi segnali di deterioramento del rapporto emergono dai dati andamentali della relazione.
L'andamento del rapporto è misurabile attraverso:
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l'analisi dei movimenti di conto corrente;
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la verifica dei crediti canalizzati;
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la valutazione del portafoglio commerciale presentato;
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l'analisi della Centrale Rischi;
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i colloqui con l'imprenditore e le visite in azienda.
Dovranno essere approfondite le seguenti situazioni:
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sconfinamenti su conto corrente;
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richiamo di assegni versati;
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addebito di assegni insoluti;
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aumento della percentuale di portafoglio insoluto;
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riferimento di lavoro elevato rispetto al giro di affari dichiarato (attenzione al fenomeno di giro assegni);
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accensione di nuovi anticipi in sostituzione di altri scaduti per i quali non è pervenuto l'incasso;
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scarso riferimento di lavoro.
Inoltre, dall'esame della Centrale Rischi potranno essere rilevati:
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gli eventuali sconfinamenti di sistema (di particolare importanza saranno gli sconfinamenti di su esposizioni a medio/lungo termine);
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il numero degli istituti segnalanti;
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le richieste di prima informazione pervenute negli ultimi sei mesi;
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l'eventuale presenza di sofferenze a sistema;
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l'eventuale segnalazione di garanzie personali accessorie.
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E' importante, al primo segnale di deterioramento del rapporto, porre in essere tutte quelle cautele e iniziative finalizzate al graduale rientro nelle esposizioni. A questo proposito il colloquio con l'imprenditore rappresenta il primo fondamentale passaggio per l'individuazione della gravità dei segnali di crisi dell'azienda. Fin da subito si dovranno adottare comportamenti prudenti (non concedere sconfinamenti, rendere disponibili gli assegni versati soltanto a seguito dell'avvenuto pagamento, evitare concentrazioni di rischi nelle esposizioni di portafoglio, applicare scarti più cautelativi sugli anticipi fatture/contratti e accettare il rischio solo dopo aver provveduto ad un'accurata selezione dei debitori ceduti).